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Considerazioni circa il Livello 2

 

A cura di Fasani Massimo

Negli ultimi giorni i giornali hanno dato notizia con più o mena enfasi circa il passaggio a Livello 2 di prontezza nel settore marittimo, ma cosa è i l Livello 2?

Si tratta di un metodo utilizzato dall’I.M.O. e che riguarda circa il 98% dei Paesi atto a catalogare la potenziale minaccia ed alle contromisure da utilizzarsi. In altre parole il Livello 1 rappresenta la normale operatività, il Livello 3 la massima allerta per un evento che si definisce “ incidente di security” imminente oppure appena avvenuto e Livello 2 la fase intermedia  ovvero  quando la minaccia pur indefinita in quanto a tempo e luogo è aumentata.

Ma quali sono le problematiche correlate al Livello 2?

Essenzialmente la tempistica di esecuzione ed il fattore umano che fondendosi diventano quasi un tutt’uno. Infatti se come abbiamo detto i livelli precedenti rappresentano due estremi ovvero ordinaria attività  e massima allerta , e quindi nel caso Livello 1 si tratta delle normali operazioni commerciali e di controllo, e nel caso del Livello 3  sospensione delle attività commerciali unite al massimo controllo, il Livello 2 prevede che si continui ad esperire operazioni commerciali e contestualmente si rafforzi grandemente la  sicurezza/ Security.

In altre parole il Livello 1 si può mantenere per un tempo indefinito, ed infatti in Italia è stato così dal 2004 alla scorso settimana ,  il Livello 3 presuppone una situazione di emergenza che si chiude nelle 48/72 ore.      Il Livello 2 teoricamente si potrebbe protrarre per un lasso temporale indefinito ma praticamente dopo un ridotto periodo , funzione diretta della severità delle misure, perde gradualmente di forza e si trasforma in un Livello 1  distorto. Vi sono per altro dei Paesi anche a noi geograficamente vicini che fisiologicamente dichiarano un Livello 2 sin dall’entrata in vigore del Codice ISPS.

Per quanto attiene al fattore umano nel mondo reale avvengono due fenomeni, di cui appunto il primo l’assuefazione all’aumentata vigilanza che si trasforma in routine ma soprattutto il fatto che non è possibile in tempo reale, perché questo prevede il Codice, disporre  di un numero di Operatori( G.p.G.) quasi doppio ed ovviamente è impossibile pensare ad un impiego con turni di doppia durata.

A mio parere queste considerazioni andavano fatte anticipatamente e con grande attenzione.

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